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Channel: Beni comuni – L'Altracittà giornale della periferia
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Mondeggi non si vende, presidio giovedì 30 novembre

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La Città Metropolitana vuole vendere a tutti i costi la tenuta di Mondeggi? Allora anche i “mondeggini” che occupano la “Fattoria senza padroni” presenteranno la propria offerta, e invitano tutti al presidio di sostegno per il prossimo giovedì 30 novembre sotto le finestre di Palazzo Medici Riccardi, in via Cavour.

Quattro anni fa si costituiva il comitato contro la vendita della fattoria di Mondeggi, che da subito cercava un dialogo progettuale con le istituzioni, senza successo. Da allora sono successe molte cose. Non c’è più il comitato ma un presidio contadino permanente all’interno della fattoria; l’attività agricola si è rimessa in moto, così come la gestione condivisa e aperta del potenziale produttivo esistente e la progettazione di nuove attività, l’abitazione e la ristrutturazione delle case vuote e degradate, la messa per iscritto, con la Dichiarazione di Uso Civico, della struttura gestionale che fa da fulcro a tutta l’esperienza.

La Provincia si è trasformata in Città Metropolitana, ed è rientrata in possesso della totalità della fattoria dopo aver estinto (con soldi pubblici) il debito che la S.R.L. di sua proprietà aveva contratto negli anni.
Solo una cosa non cambia, la volontà di vendere, e così, dopo un’asta anndata deserta e alcune vendite parziali, spunta l’idea della manifestazione di interesse, ovvero, traducono i mondeggini, “la Città Metropolitana invita chi fosse interessato a comprare a farle pervenire un’offerta di massima, per poi, nel caso, creare un bando ad hoc per la vendita vera e propria”.

E aggiungono: “Nonostante il recupero di quasi 3/4 della tenuta di Mondeggi, nonostante i quasi 300 cittadini che partecipano al progetto, nonostante un regolamento sui beni comuni appena approvato dalla stessa giunta di Firenze, questi miopi amministratori non riescono a vedere un futuro diverso con non sia la semplice vendita al miliardario (o allo speculatore?) di turno”. Non c’è più nemmeno un debito da estinguere, “semplicemente è necessario procedere, con i soli introiti (nemmeno troppo ingenti) nel mirino… Altre esperienze in Italia dimostrano come l’affidamento alla collettività intera di beni immobili pubblici sia possibile; in questo caso, è evidente, ciò che manca è solo la volontà politica”.

E concludono: “Se credi anche tu che la difesa dell’agricoltura contadina e di un pezzetto di socialità ricostruita sulle colline fiorentine sia importante, scendi nella strada e sostieni il progetto”.

Giovedì 30 novembre dalle 15, sotto Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 1, a Firenze.
Nel pomeriggio performance teatrali con il teatro contadino, interventi e punto ristoro.


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